A) visione “laterale”: la parte anteriore, corrisponde alla corteccia prefrontale; essa è prevalentemente coinvolta nella memoria di lavoro, con un ruolo specifico nelle “funzioni esecutive” cioè nel “passaggio all’azione” grazie al suo collegamento con tutte le altre aree corticali; la parte infero laterale costituita dal lobo temporale è considerata la sede della memoria semantica (esplicita);
B) visione ”mediale”: la porzione mediale del lobo temporale con l’ippocampo ed il paraippocampo costituiscono la sede elettiva della memoria episodica;
C) visione “centrale”: i gangli basali, il cervelletto e l’area motoria supplementare sono considerate critiche per la memoria procedurale (implicita).
NB: in realtà la memoria, di qualsiasi genere, coinvolge l’attività contemporanea di molte aree corticali e sottocorticali che possono venire attivate, in sequenza o in parallelo, in dipendenza della complessità del compito richiesto.
la MEMORIA DI LAVORO quella che più interessa perchè essa viene precocemente coinvolta nella fase dell’invecchiamento ma, fortunatamente, è anche quella che risulta meglio potenziata dalla Stimolazione Luminosa Intermittente (SLI*) erogata dagli occhiali terapeutici MNEMOSLINE®.
n breve excursus sulla neurofisiopatologia della memoria ci consente di capire meglio quello che succede quando ricordiamo o quando dimentichiamo. La memoria consiste essenzialmente nella capacità del sistema nervoso di conservare per breve tempo (secondi) o per lungo tempo (anni) le tracce dei segnali elettrochimici che pervengono alla cellula nervosa: il NEURONE. Il cervello dell’uomo contiene mediamente circa 100 miliardi di neuroni. Essi sono interconnessi nel formare una RETE NEURALE.
e connessioni tra neuroni sono costituite principalmente dalle SINAPSI. Queste connessioni non sono fisse ma si modificano in continuazione con il ripetersi degli stimoli. Tali modificazioni comportano variazioni della EFFICACIA delle singole SINAPSI nonchè la formazione di nuove, ovvero la PLASTICITÀ SINAPTICA.
l decadimento sinaptico è il processo che sta alla base del decadimento della memoria nel corso dell’invecchiamento. Esso consiste in una progressiva perdita dell’efficacia della singola sinapsi nonché nella diminuzione del numero complessivo delle stesse. Il processo si conclude con la morte programmata della cellula nervosa, la APOPTOSI. Tale decadimento sinaptico è a sua volta caratterizzato: da una riduzione a livello presinaptico della sintesi e liberazione di neurotrasmettitori e, a livello post-sinaptico, da una diminuzione dei recettori per il neurotrasmettitore. Invece a livello di membrana del neurone vi è un più rapido declino degli eventi locali di depolarizzazione.
l processo elementare, che dà luogo al passaggio della memoria dal breve al lungo termine, si svolge principalmente in una regione del cervello denominata ippocampo (nella profondità del lobo temporale). Esso consiste in un “ potenziamento a lungo termine” (LTP=Long Term Potentiation) del segnale elettrico che comporta, tra l’altro, la sintesi di nuove proteine nel contesto della medesima sinapsi. Questo processo consiste essenzialmente in un rinforzo del segnale post-sinaptico determinato dalla convergenza di due segnali in breve successione (millesimi di secondo) con neurotrasmettitori diversi (per esempio acetilcolina e serotonina). Questa sinapsi è la chiave della memoria. Essa è anche chiamata SINAPSI di HEBB.
e ONDE CEREBRALI nell’elettroencefalogramma sono espressione delle attività elettrochimiche dei neuroni, cioè del passaggio delle informazioni da un neurone all’altro. Le ONDE ALFA sono soltanto una frazione di tutte le onde cerebrali rese visibili dall’elettroncefalogramma ma, sicuramente, almeno nell’uomo, le più importanti per la loro persistenza e pervasività. Esse sono evidenti nel soggetto adulto sveglio ad occhi chiusi, cioè in fase di rilassamento fisico e mentale. Sono diffuse a tutto il cervello e possono essere considerate alla stregua di un fattore che governa gli altri tipi di onde cerebrali, forse attraverso un processo prevalentemente di tipo inibitorio. In questo modo regolano anche il flusso del pensiero e della memoria.
(*SLI Stimolazione Luminosa Intermittente: terapia che impiega impulsi LED per stimolare l’attività cerebrale dei neuroni, rallentare il decadimento della memoria e contrastare gli stati depressivi).